Utilizzare gli hesitation fillers in maniera efficace

Nella video-lezione di questo modulo ti ho parlato degli hesitation fillers, ovvero quegli intercalari utilizzati per dare continuità ad una conversazione ed aiutarti ad evitare inutili pause o, ancor peggio, strani suoni gutturali.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono i migliori hesitation fillers della lingua inglese e in quali contesti è corretto utilizzarli.

WELL...

in assoluto uno degli intercalari più utilizzati in inglese.

La traduzione letterale è "bene", ma nel ruolo di hesitation filler, potremmo tradurlo con un "beh...".

Se per rispondere ad una domanda sei abituato ad iniziare le tue frasi con i famosi "ahhh...", "ehmmm..." etc., sostituirli con un "well..." ti aiuterà a guadagnare qualche prezioso secondo e a farti sembrare decisamente più fluente.

L'utilizzo ideale di questo hesitation filler è dunque all'inizio di una risposta per la quale hai bisogno di un po' di tempo per mettere in fila le idee!

YOU SEE...

Corrispettivo inglese del nostro intercalare "vedi...", "you see..." può essere utilizzato quando stiamo spiegando qualcosa al nostro interlocutore, ma abbiamo dei dubbi su come descrivere l'intero concetto nel dettaglio.

I SEE...

Utilizzato in prima persona, l'intercalare "I see..." serve invece per assicurare al nostro interlocutore che abbiamo compreso quanto ci sta spiegando.

La traduzione letterale italiana è: "capisco...".

ALL RIGHT...

Per far capire al nostro interlocutore che abbiamo compreso il suo punto, in alternativa all'hesitation filler "I see...", possiamo utilizzare anche "all right...". Ecco un esempio:

"Richard said she wouldn’t attend the meeting today, so I'm not sure if there's any point in having one today."

"Richard’s not attending? All rightall right (in questo caso, serve per confermare che abbiamo capito cosa sta accadendo) I guess we have to call the meeting off indeed!"

L'intercalare "all right..." può essere inoltre utilizzato anche per introdurre una seconda spiegazione che chiarisca, in maniera più efficace, un concetto già spiegato.

Insomma, gioca lo stesso ruolo degli intercalari italiani "per intenderci..." o "per capirci..."

YOU KNOW...

A differenza dei precedenti hesitation filler, utilizzati all'inizio di una risposta o direttamente come "risposta secca", l'intercalare "you know..." è utilizzato generalmente al termine di una risposta e serve per rendere la conversazione più informale e per ottenere il "sostegno" dell'interlocutore. Ecco un esempio:

"Running has always been Robin's way of cooling down, you know?"

Tuttavia, utilizzato all'inizio di una risposta, gioca un ruolo molto simile agli altri intercalari già visti, con cui spesso si accompagna: "well... you know..."

Questa seconda sfumatura viene generalmente utilizzata per creare un rapporto di fiducia con l'interlocutore, al fine di meglio fargli comprendere il nostro punto di vista.

LIKE...

Insieme a "well...", l'hesitation filler "like..." è sicuramente uno dei più usati (ed abusati) in assoluto nella lingua inglese.

Il suo ruolo come hesitation filler è molto simile a quello di "you know..." e viene spesso inserito nel mezzo di una risposta per creare una pausa che aiuti chi sta rispondendo a trovare le parole più adatte per esprimere il proprio punto di vista.

"What happened last night with John?"

"Well... we had a few drinks in a bar, and then he became like… (pausa per trovare le parole giuste) a completely different person! He started making stupid jokes and that's how it all started."

Oltre a quelli che abbiamo analizzato nel dettaglio, esistono poi decine di altri hesitation (o gap) fillers, usati molto di frequente nell'inglese colloquiale.

Abbiamo raccolto i più diffusi in una tabella che trovi nel box del materiale scaricabile.

Ti consiglio di leggerla: sicuramente riconoscerai molti fillers, ma vederli tutti insieme ti aiuterà ad individuarli più rapidamente ogni volta che li ascolterai in una conversazione.

Anche questo modulo termina qui. Ci sentiamo la prossima settimana! Andrea.